di Salvatore ONOFARO
Sindaco di Qualiano (NA)
A Qualiano sta per nascere un’isola, l'Isola della Legalità. Questo il nome del progetto ideato, redatto e proposto dal Comune di Qualiano e che ha già ottenuto il finanziamento pari a 2 milioni e 200 mila euro nell’ambito del PON Sicurezza – Obiettivo Operativo 2.5 “Migliorare la gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata”. Sulla circumvallazione esterna, arteria stradale che fiancheggia il territorio comunale, vi è un lotto di terreno che si estende per 1270 metri quadri confiscato alla criminalità organizzata. Laddove probabilmente si intendeva alimentare la fame dell’abusivismo edilizio, è intervenuta la legge, la giustizia. In quella porzione di territorio, sede di limitrofi accampamenti illegali di popolazioni rom, questo terreno diventerà un vessillo, un emblema del diritto che vince, dello Stato che impianta pilastri ben saldi. Uno Stato che fa sentire e vedere la sua presenza sul territorio, per il territorio. Ai sensi del nostro progetto, il lotto sarà riqualificato e riutilizzato per ospitare una depositeria giudiziaria (la prima in tale porzione comprensoriale) per circa 7000 metri quadri della sua estensione; la parte restante sarà destinata ad impianto di stoccaggio e lavorazione di rifiuti elettrici ed elettronici e ad isola ecologica. Gli uffici saranno costruiti con materiali ecocompatibili e alimentati da pannelli fotovoltaici. In un territorio difficile sotto il profilo della legalità (l’hinterland a nord di Napoli), in quella che viene definita la “terra dei fuochi” per l’annosa problematicità dei rifiuti, dell’abbandono incontrollato e dei roghi degli stessi, ebbene proprio in tale realtà prenderà forma e sostanza un presidio di grande valenza sociale, morale ed ecologica. A pochi chilometri in linea d’aria da Taverna del Re, il più grande sito di stoccaggio di ecoballe al mondo, sta per sorgere l’antagonista e forse l’antidoto culturale a tali scempi ambientali, a tutti gli ecomostri (siano essi di cemento o di spazzatura, sopra o sotto la terra). L’Isola è testimonianza e lo sarà negli anni a venire dell’impegno di questa amministrazione, della città di Qualiano nelle avanguardie della legalità. Per tali ragioni abbiamo deliberato in giunta che la gestione dei servizi che essa offrirà saranno di unica ed esclusiva pertinenza delle cooperative sociali, registrate e legalmente riconosciute in modo da impegnare giovani “a rischio”, disoccupati e/o diversamente abili del territorio. Il 3 ottobre scorso abbiamo presentato il progetto a don Tonino Palmese, referente della Campania dell’associazione “Libera”. In quella mattinata abbiamo anche effettuato un sopralluogo nell’area oggetto della progettazione. Abbiamo trovato erbacce, rifiuti abbandonati, arbusti rinsecchiti. Abbiamo fotografato questo stato. Quella foto la metteremo all’ingresso quando sarà inaugurata l’Isola della Legalità. Servirà da monito e da incoraggiamento per le generazioni future, per tutti quei bambini che porteremo lì a vedere come si smaltisce un computer, un frigorifero e lanciare il messaggio che intorno a quell’isola c’è un mare, un mare di cittadini che credono e lottano per la legalità, per la democrazia, per l’ambiente. Per la vita.