Economia, il sindaco: “Cinque anni di austerità senza gravare di un centesimo sulle tasche dei cittadini”


Comune di Qualiano
Provincia di Napoli


NOTA STAMPA
22 gennaio 2013

Economia, il sindaco: “Cinque anni di austerità
senza gravare di un centesimo sulle tasche dei cittadini”

Nell’avvicinarsi della scadenza del mandato, il sindaco Salvatore Onofaro traccia del bilanci sull’operato dell’Amministrazione comunale. Lo fa ponendo sotto la lente in modo particolare la politica economica seguita dalla compagine di maggioranza.
“Dal 2008 ad oggi, nella piena consapevolezza del disagio finanziario delle famiglie, dalle criticità sul versante economico nel panorama nazionale ed internazionale, abbiamo tenuto una rotta chiara ed incontrovertibile: nessun aumento della pressione fiscale” assevera il primo cittadino. “Avendo contezza di quanto si sia alleggerito il portafoglio dei cittadini a causa di una recessione spaventosa, con un tasso di disoccupazione in costante ascesa – precisa Onofaro – questa maggioranza ha  fatto di tutto per non oberare ulteriormente i bilanci familiari con le voci di spesa. Infatti, e questi sono dati incontrovertibili, nel quinquennio non c’è stata alcun incremento delle principali tasse ed imposte: nessun aumento per la Tarsu, nessuno sull’Irpef, sulla Tosap, nessuna accisa sull’energia elettrica. Non abbiamo aumentato di un centesimo neppure il ticket per la mensa scolastica. Infine, sull’Imu, invito i cittadini a confrontare l’imposta dei comuni limitrofi: noi a Qualiano abbiamo mantenuto l’aliquota più bassa”. “Eppure – prosegue il sindaco – non abbiamo effettuato alcuna privatizzazione dei servizi”.
Oculatezza, trasparenza, lotta agli sprechi ed all’evasione fiscale: queste le linee guida che il sindaco dichiara di aver imposto alla sua agenda amministrativa.
“In questi anni abbiamo fronteggiato una pioggia di atti che imponevano all’ente la liquidazione di debiti pregressi, risalenti alle amministrazioni precedenti. Eppure, con una gestione ferrea, quasi draconiana dei conti pubblici, abbiamo scongiurato il dissesto onorando i debiti fuori bilancio, pagando milioni di euro per far fronte agli atti di pignoramento  e riportare in equilibrio l’erario municipale. Solo per citare alcune voci di spesa, ad esempio, abbiamo pagato 1 milione 870 mila euro in contanti per il cosiddetto “mutuo Catenacci” in riferimento al mancato pagamento dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani per gli anni dal 2004 al 2007;150 mila euro per le pendenze riguardanti la refezione scolastica per gli anni dal 2006 al 2009 ; a fronte di un debito con la società Formass pari ad 1 milione e 210 mila euro transatto a  400 mila euro, dinanzi all’ennesimo atto di pignoramento continuiamo a pagare le tranche pattuite. Al novero vanno aggiunte le voci per i debiti fuori bilancio dall’anno 2008, le insolvente con il Consorzio di Bacino NA1 e le transazioni con l’Eni-Acqua per un ammontare di circa 2 milioni e 400 mila euro. Si aggiunga poi la scure che si è abbattuta dal Governo centrale con decurtazioni costanti dei trasferimenti statali”.
“Come ci siamo riusciti? – si chiede retoricamente il sindaco. “Senza fare sprechi, senza spese impazzite, con un controllo quotidiano della spesa pubblica ma, soprattutto, senza far pagare questi cifre ai cittadini con nuove e pesanti tasse”.
Dalle cifre, quindi, allo sguardo rivolto al futuro: “Abbiamo visto in questi anni quante amministrazioni comunali sono state costrette a gettare la spugna per motivi fortemente riconducibili ad una situazione economia pressoché ingestibile. Noi riteniamo che queste siano state le basi forti e solide per un futuro di Qualiano migliore. Per tali ragioni sono fermamente convinto nel proseguire tale progetto anche nella prossima consiliatura, con la stessa determinazione, con la stessa dedizione con un centrodestra ancora più forte e compatto e poter raccogliere insieme a tutti i cittadini i frutti di cinque anni duri ma cinque anni di trasparenza, di oculatezza, di onestà”.